lunedì 6 gennaio 2014

Si alla Biodiversità, No agli OGM: incontro associazioni 7 gennaio in Veneto

SI ALLA BIODIVERSITA' NO AGLI OGM


Il 2014 si preannuncia un anno cruciale per la biodiversità
coltivata.

Infatti sono due i temi caldi di questi giorni. La questione della libertà di scambio, commercializzazione, coltivazione delle varietà locali, antiche, riproducibili, che la legislazione comunitaria tende sempre più a limitare o ostacolare..e quella degli OGM


Rischiamo seriamente che le moltissime varietà locali vengano o penalizzate da legislazioni (utili solo alle multinazionali sementiere) o contaminate dalle famigerate sementi frankenstein

Purtroppo quanto accaduto lo scorso anno in Friuli rischia di essere una prova generale per le semina 2014. Infatti nonostante una legge nazionale che, almeno nell'apparenza vietava le coltivazioni OGM per 18 mesi, in alcuni campi del pordenonese si è coltivato e raccolto Mais Monsanto Mon810 senza che nessuno intervenisse

Ci sono state proteste, mobilitazioni e paradossalmente quelle coltivazioni "illegali" sono state difese e protette dalle forze dell'ordine; i politici Regionali si son dichiarati contrari agli OGM ma nei fatto non hanno mosso un dito.


Un elemento, relativo alle semine di mais Monsanto 810 in Friuli che dobbiamo ben tenere presente è quello diffuso dal Corpo Forestale che ha riscontrato la CONTAMINAZIONI di mais locali da parte del mais transgenico


Quello che molti si chiedono è..Si ripeterà lo stesso anche in altre Regioni quest'anno?


Noi vogliamo con tutte le nostre forze che ciò non accada

Crediamo pertanto che sia indispensabile mobilitarsi e far sentire forte la nostra voce,

promuovere azioni di informazione, di sensibilizzazione, di approfondimento e di contrasto a queste minacce

Un azione che è partecipazione, che è far conoscere, promuovere difendere e diffondere la biodiversità coltivata locale, che è informare sui molteplici rischi che comporta la coltivazione e il nutrirsi (direttamente o indirettamente) con OGM.


Un azione che è individuare e evidenziare filiere OGM Free, che è chiedere con forza una TRACCIABILITA' certa e di facile comprensione. Un agire che è un denunciare i paradossi di un sistema agricolo che non tiene in alcuna considerazione la fertilità del suolo, la sicurezza del cibo, la biodiversità, la salubrità e che ha quale unica finalità il massimo profitto (per pochi a scapito di tutti) e la massima resa


E' per questo motivo che da qualche settimana si sta costituendo un coordinamento, una realtà aperta a tutte e tutti, ad associazioni, gruppi, singole persone

Un percorso fatto di mille colori, forme, pratiche, modalità da costruire assieme. A cui tutti possono partecipare e dare la propria adesione



Vi invitiamo a costruire con noi questo percorso a favore della biodiversità, della salubrità, della sovranità alimentare E pertanto contro ogni controllo sui semi e OGM

Aderire significa impegnarsi, ogni uno coi suoi tempi e modi alla diffusione e alla costruzione di questo percorso partecipativo

Un percorso che da uguale dignità sia a chi vi dedica tempo ed energia per organizzare e partecipare a presidi, volantinaggi, flash mob, serate informative che a chi attacca un volantino alla bacheca del suo comune o diffonde mail e scritti

VI RICORDIAMO CHE E' GIA' STATO FISSATO UN INCONTRO/ASSEMBLEA PER COSTRUIRE ASSIEME QUESTO PERCORSO. 
VI ASPETTIAMO PERTANTO:
MARTEDÌ 7 GENNAIO .. A CAMPODARSEGO (PD)
PRESSO LA SEDE DI RADIO GAMMA5 
in via Antoniana 66 (inizio ore 20.30)

Molte le adesioni fin qui giunte a questo progetto 
Radio Gamma 5

AltraAgricoltura

Civiltà Contadina

Gruppo Coltivare Condividendo

AIAB Veneto
Coordinamento tutela biodiversità Friuli Venezia Giulia
Amisi del Piovego
per L'Osteria di Fuori Porta (Padova)
El Tamiso (padova)
Movimento per la Decrescita Felice di Venezia, Salzano (VE)
Terra! (Associazione per l’acquisto condiviso di terreni), di Salzano (VE)
Con.Pro.Bio. Consorzio Produttori Biologici Lucano
ASII Piemonte
Genuino Clandestino
Fratelli dell Uomo
Associazione European Consumers
UP bio
Associazione Lila
Corvelva
Fratres Cittadella
Circolo Wigwam il presidio
EcoSImia
Compagnia zappa e rastrello
associazione per la decrescita | nodo triveneto
Movimento Italiano per l'Ecologia profonda

per aderire a questo progetto e collaborare alla sua costruzione inviare una mail a:
coltivarcondividendo@libero.it
nikol.doro@libero.it 
anneiris.romens@gmail.com

mercoledì 1 gennaio 2014

11 GENNAIO 2014 GIORNATA DI SOSTEGNO ALLA RESISTENZA CONTADINA E BRACCIANTILE


11 GENNAIO 2014 GIORNATA DI SOSTEGNO ALLA RESISTENZA CONTADINA E BRACCIANTILE
PER I DIRITTI DEI LAVORATORI
PER L’AGRICOLTURA CONTADINA
PER UN’ALTRA RISPOSTA ALLA CRISI


11 GENNAIO 2014

GIORNATA DI SOSTEGNO ALLA RESISTENZA CONTADINA E BRACCIANTILE


Rosarno, 7 gennaio 2010: dopo l’ennesimo atto di violenza subito, scoppia la rabbia dei braccianti africani impiegati nella raccolta degli agrumi. I dannati della terra si ribellano e quello che ne segue sono la caccia all’uomo, i linciaggi, la deportazione di Stato.

Quello che è accaduto in quei giorni nella Piana di Gioia Tauro ha fatto il giro del mondo, scosso profondamente l’opinione pubblica, svelato i retroscena dell’agro-bussines, delineato le responsabilità dello Stato italiano. Molte le promesse e i proclami, pochi i fatti!

Ad oggi, a quattro anni da quella rivolta, di questo sistema poco è cambiato!

Migliaia di persone continuano ancora a lavorare per quattro soldi sotto la costante minaccia della Bossi-Fini, del padrone e dei suoi caporali, e di una guerra tra poveri alimentata dalla crisi. Si sopravvive nascosti o nelle poche tendopoli, e si muore di freddo, al lavoro o sotto una macchina nel buoi delle campagne. Questa non è Rosarno, è l’Italia.  L’Italia dei pomodori, delle patate, delle angurie, dei kiwi… Questo è il sistema agroindustriale, voluto dalla UE e dalle organizzazioni padronali. Questo è il capitalismo nelle campagne, la filiera tutta italiana dello sfruttamento, che porta il Made in Italy sugli scaffali del mondo e garantisce i profitti alla Grande Distribuzione Organizzata (GDO).

Auchan, Carrefour, Esselunga, Coop, etc. stabiliscono il prezzo di acquisto ai produttori, un prezzo che i piccoli sono costretti a subire e le medie-grandi imprese sostengono con l’abbattimento dei costi di manodopera.

Sda, Bartolini, Tnt, Dhl, Gls le multinazionali che gestiscono e spostano gran parte del flusso di merci che circolano in Italia, appaltando il lavoro a cooperative che hanno istituito un sistema di vero e proprio "caporalato legalizzato" che impiega per lo più manodopera a basto costo immigrata.

MA C’è CHI DICE NO!
C’è chi ha deciso di non essere più invisibile. Lavoratori consapevoli di reggere una buona parte dell’economia italiana  hanno cominciato a lottare per garantirsi un salario minimo, un alloggio dignitoso, la tutela sanitaria e le norme di sicurezza. Nelle campagne del sud a Rosarno, a Nardò, nella Capitanata, a Boreano, ... fino al nord a Salluzzo. a Castel Nuovo Scrivia, … Sul fronte metropolitano invece le lotte dei facchini che si sono autorganizzati nel settore della logistica per uscire dal super-sfruttamento.

C'è chi ha deciso di costruire una rete nazionale, Campagne in Lotta, che agisce nei territori ponendo il lavoro e la salvaguardia del territorio al centro delle politiche sull’alimentazione e l’agricoltura, la regolarizzazione dei lavoratori immigrati al centro della lotta al lavoro nero e al caporalato, l’unità dei braccianti, contadini, operai dell’agroalimentare e lavoratori-consumatori contro i profitti della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e delle multinazionali.
C'è chi nelle metropoli, per garantire la propria sovranità alimentare, si è organizzato fuori delle logiche della GDO, neiGruppi di acquisto solidale e popolare, per recuperare la dimensione solidale tra chi acquista e chi produce, attori principali e consapevoli di un processo che parte dalla terra e dal rispetto del territorio, passa dal riconoscimento dei diritti di chi lavora e arriva all’esigenza di mangiare cibo di qualità. Ad un costo equo.

C'è chi, come  “SOS Rosarno”, sperimenta un’agricoltura altra, unendo le istanze di braccianti africani e piccoli produttori della piana strozzati dalla GDO e grossi commercianti locali, garantendo prodotti alimentari sani e naturali a prezzi equi e sostenibili.

Come lavoratori, immigrati ed italiani, contadini e consumatori critici e consapevoli in occasione del quarto anniversario della rivolta di Rosarno lanciamo una giornata di mobilitazione :

11 GENNAIO 2014 GIORNATA DI SOSTEGNO
ALLA RESISTENZA CONTADINA E BRACCIANTILE


Roma dalle ore 10:00 alle 14:00

fuori il supermercato

Coop di Largo Agosta


Distribuzione delle arance di “SOS Rosarno” a sostegno della Cassa di resistenza contadina e bracciantile.

Azione informativa per svelare ai soci e consumatori Coop, la falsa etica che nasconde i profitti di uno dei principali gruppi della GDO, per rivendicare un prezzo Equo e sostenibile per produttori e consumatori.



PER RISPONDERE ALLA CRISI CON LA SOLIDARIETA’

CONTRO I PROFITTI DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA

CONTRO L’IMPOSIZIONE DELLA CLANDESTINITÁ E LO SFRUTTAMENTO

PER LA CHIUSURA DI TUTTI I CIE E L’ABOLIZIONE DELLA BOSSI-FINI


PER LA DIFESA DELL’AGRICOLTURA CONTADINA E LA SOVRANITA’ ALIMENTARE
TERRA, LAVORO… LIBERAZIONE
LA LOTTA CONTINUA