mercoledì 13 febbraio 2013

Mais OGM presto in semina sui campi marchigiani - Appello alla Regione Marche: Subito la Conferenza Stato-Regioni per chiedere una immediata approvazione della clausola di salvaguardia

Piticchio di Arcevia 11/02/2013

Comunicato stampa

Mais OGM presto in semina sui campi marchigiani


Appello alla Regione Marche: Subito la Conferenza Stato-Regioni per chiedere
una immediata approvazione della clausola di salvaguardia




Con la sentenza della corte di Giustizia dell'UE del 6 Settembre 2012 si è
creato un vuoto legislativo che permetterebbe la coltivazione di Mais OGM, in
tutta Italia, Marche comprese, nonostante la popolazione italiana e la
stragrande maggioranza degli agricoltori siano contrari. Infatti la sentenza ha
stabilito che uno stato non può impedire la coltivazione degli OGM per il solo
fatto che le Regioni non hanno fatto i piani di coesistenza fra le coltivazioni
OGM e le coltivazioni convenzionali e biologiche. Ora ci avviciniamo al periodo
di semina del Mais e su internet si scopre che svariati agricoltori pro OGM
sarebbero pronti a seminare il MON810 transgenico della Monsanto, con
tonnellate di semi già pronti. In Italia la coesistenza delle colture OGM e non
OGM è del tutto impossibile, per le piccole dimensioni medie dei fondi, per la
notevole estensione in cui la contaminazione verticale (impollinazione) può
realizzarsi e anche per il fatto che per gli OGM esiste anche la contaminazione
orizzontale, attraverso virus e batteri dei terreni. Praticamente le catene
geniche anomale possono propagarsi anche tramite le defecazioni degli animali
e tramite i concimi animali. Inoltre risulta ben difficile e costoso realizzare
catene di stoccaggio separate fra mais OGM e non OGM. Infine la
contaminazione si realizza anche attraverso i mezzi meccanici di raccolto, come
i camion e le trebbie, che sono impossibili da pulire completamente nel passare
da un campo OGM a uno convenzionale. Il mais italiano verrebbe rapidamente
e irrimediabilmente contaminato da quello OGM.
La nostra regione Marche aveva fatto una legge contro gli OGM, ma il potere
sovranazionale europeo non la considera valida, nonostante in Italia il settore
agricolo sia sotto la responsabilità delle regioni.
Facciamo appello ora alla Regione Marche, che ha la presidenza delle regioni
OGM Free, affinché si faccia portatrice di una iniziativa di immediata
convocazione della Conferenza Stato-Regioni per chiedere al governo di
approvare subito la Clausola di salvaguardia, prevista dalla legge UE del 2001
che disciplina gli OGM.
Il nostro appello si estende anche alle organizzazioni sindacali agricole
regionali Coldiretti, CIA, Copagri, affinche’ intervengano a livello nazionale per
convocare la Coalizione Italia – Europa Libera da OGM, di cui fanno parte,
prima della prossima stagione delle semine del mais, che parte all'inizio di
aprile, a tutela dell'agricoltura, dell'ambiente, della biodiversità e della salute
degli italiani.
Non va dimenticato che ben 8 paesi UE (tra cui Germania e Francia) hanno già
fatto ricorso con successo alla clausola di salvaguardia e che delle ricerche
molto serie, come quella dell'équipe di studiosi guidata dal Professor Gilles-Eric
Seralinì, dell’Università di Caen e quella della scienziata russa Irina Ermakova,
hanno dimostrato senza ombra di dubbio l'assoluta pericolosità per la salute
umana del mais transgenico.
Cooperativa Agricola Biologica La Terra e il Cielo - Arcevia (AN)

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