venerdì 6 febbraio 2015

Terre Originali: bando per giovani agricoltori nelle Langhe

Bando per i giovani agricoltori delle Langhe 
Dall’ultimo censimento sull’agricoltura risulta che in Italia sono presenti oltre 4 milioni di ettari di terreni incolti. Di questi, circa 338 mila sono di proprietà pubblica.
Tale fotografia mette in luce un problema emergente nel nostro Paese, che già a causa della sua particolare conformazione non dispone in abbondanza di terreni coltivabili. E, se da un lato si stima che nell’arco dei prossimi 5-10 anni alcune migliaia di aziende agricole italiane saranno a rischio di chiusura a causa di una difficoltà nel tramandare il business in famiglia, dall’altro è ormai evidente che migliaia di giovani inattivi o con scarse prospettive future si stanno dimostrando attratti dalla possibilità di un ritorno alla terra e dall’occasione di contribuire ad alimentare i sistemi locali di produzione agricola per la difesa e la preservazione del proprio territorio.
A partire da questo scenario, riteniamo che si stiano aprendo nuove e molteplici opportunità per i giovani che hanno voglia di investire nel settore agricolo e che, allo stesso tempo, la comunità locale di riferimento possa rivestire un ruolo fondamentale per sostenere e incoraggiare il ricambio generazione e il ritorno dei ragazzi alla terra.
Terre Originali ha l’obiettivo, pertanto, di avvicinare e facilitare l’interazione fra i terreni incolti o abbandonati e i giovani imprenditori agricoli attraverso un modello che, pur nel rispetto delle tradizioni e della qualità dei prodotti, dei luoghi, delle persone, porti con sé chiari elementi di innovazione. L’iniziativa mira infine ad attrarre nuovi investimenti di piccola e media scala nel settore agricolo e agroalimentare, rilanciando il lavoro e valorizzando il territorio e l’identità della sua comunità.
Chi cerchiamo
- Singoli individui
– Gruppi di persone che intendono costituirsi in forma cooperativa, società di persone o società di capitali
– Organizzazioni attive da non più di quattro anni
– Consorzi, reti d’imprese o altri raggruppamenti di soggetti giuridici attivi o costituendi.
Il bando si rivolge in particolare a imprenditori agricoli o aspiranti tali che abbiano un’età inferiore a 40 anni: giovani appassionati della natura e del settore agroalimentare, attualmente in cerca di lavoro o che sognano di riconvertirsi a nuovi mestieri, che siano pronti a trasferirsi in una zona particolarmente vocata all’agricoltura.
Dove
Langhe Monregalesi tra Ceva – Mondovì – Dogliani – Clavesana – Carrù – Cherasco (Cuneo)
Cosa offriamo
Ai 10 finalisti:
• Orientamento nella selezione dei campi, delle colture o delle attività. Questa attività viene svolta attraverso visite, accesso al database dei terreni incolti, prima discussione con altre aziende agricole;
• Assistenza alla revisione del piano d’impresa, attraverso un workshop con esperti (altri agricoltori, agronomi, esperti di trasformazione alimentare, distributori, etc..)
Ai vincitori del bando:
• Supporto nella predisposizione del piano d’impresa dettagliato
• Concessione dei terreni senza canone per 3 anni
• Supporto nell’individuazione e partecipazione a bandi per il finanziamento a fondo perduto e per l’accesso al credito agevolato
• Assistenza per l’individuazione di processi e attività da svolgere in collaborazione con altre aziende agricole e inserimento nei network territoriali e regionali di filiera
• Assistenza nell’individuazione di risorse umane qualificate
• Assistenza legale per l’ottenimento di autorizzazioni
• Assistenza nell’attività di marketing, nella distribuzione e commercializzazione
• Due anni di assistenza tecnica agronomica, legale, commerciale e finanziaria (a tariffe scontate del 50%)
Le fasi del progetto:
Apertura call: 11 novembre 2014
Selezione dei 10 finalisti: 15 febbraio 2015
Selezione del progetto vincitore: primavera 2015
Assistenza all’avvio delle attività: fino al 31 dicembre 2015
Assistenza allo sviluppo (fino al 31 dicembre 2017), a tariffe particolarmente agevolate
Come partecipare
Sono richiesti i seguenti documenti:
• Cv dei proponenti (nel caso di società, breve descrizione della società e della compagine sociale)
• Presentazione del progetto imprenditoriale nella quale siano indicate le seguenti informazioni:
– tipologia di colture e relative superfici (ettari), tipologia di coltivazione, tipologia di terreni
– attività di trasformazione (compresi requisiti di impianti e aree di lavorazione);
– eventuali altre attività connesse con quella principale (accoglienza, ristorazione, educazione, etc…)
– bisogni e richieste ai partner del bando e ad altri soggetti
– principali rischi legati all’attività (tecnici, legali, finanziari, di mercato);
– allegare piano economico e operativo a tre anni.
Criteri di selezione:
• Sostenibilità economica. Fonti di ricavo, tipologia di target, strategia di marketing e strategia commerciale. Strategia di distribuzione dei prodotti/ servizi. Descrivere per quanto possibile il quadro competitivo per i mercati di riferimento e gli elementi di vantaggio competitivo del progetto;
• Sostenibilità ambientale lungo la catena del valore: filiera di fornitura di materie prime e semilavorati; coltivazione e trasformazione, distribuzione ed eventuale fine vita (ad esempio degli imballaggi);
• Integrazione con il territorio: fornitori locali, tipicità, adesione a consorzi o filiere esistenti, … Razionale nella scelta dei territori di riferimento del bando;
• Scalabilità e replicabilita’. Prospettive di crescita, condizioni di replicabilita';
• Impatto sociale. Prospettive di impatto occupazionale e una ricaduta positiva sul territorio;
• Principali motivazioni
• Innovatività. Nelle tecniche agronomiche, nei processi e nei prodotti/servizi. Principali opportunità legate agli elementi innovativi;
Chi siamo 
Siamo attori del territorio accomunati dal desiderio di operare in campo agricolo valorizzando la qualità organolettica dei prodotti della terra e creando un impatto sociale positivo sull’ambiente e sulle comunità locali.
Contadini delle Langhe: un’associazione di micro produttori agricoli nata nel 2009 che porta avanti valori antichi di solidarietà e reciprocità operando in modo innovativo.
Clavesana: non solo una Cantina (la più grande delle Langhe Monregalesi), bensì una vera istituzione che oggi raccoglie oltre 350 conferitori, tutte micro aziende ognuna con una propria storia.
Università di Scienze Gastronomiche: un’Università giovane e nuova, fondata e ispirata dai valori di Slow Food, una realtà che coniuga nel quotidiano saperi tradizionali e saperi accademici.
Comizio Agrario di Mondovì: fondato nel 1867 è rimasto l’ultimo in Italia, il luogo ideale ove innestare un progetto di rinascita e riscatto rurale.
Make a Cube: incubatore italiano di start up che fornisce affiancamento imprenditoriale a nascenti imprese ad alto impatto sociale e ambientale
Il nostro territorio
Sinistra e destra Tanaro, nel triangolo che insiste tra Ceva – Mondovì – Cherasco, passando per Clavesana – Carrù – Dogliani, un territorio biodiverso nel quale è oggi possibile praticare non una sola ma varie agricolture: vite, nocciolo, allevamento di pecore, capre, vitelli, frutta di vario genere, orticole, miele, seminativi di cereali antichi. Il nostro più grande patrimonio è la biodiversità naturale. Su tale territorio insiste una comunità viva, intraprendente, aperta all’innovazione di nuovi progetti, nuove energie, nuove persone disponibili a venire con il proprio sapere, la propria voglia di valorizzare ciò che di bello e positivo è stato costruito negli anni.
Contatti:

Lucca: Al via un censimento dei terreni agricoli incolti per assegnarli ai giovani che vogliono coltivarli

Far fruttare i terreni incolti sul proprio territorio per combattere la disoccupazione e il dissesto idrogeologico. E' a questo ambizioso obiettivo che mira l'amministrazione Menesini, affinché l'agricoltura possa divenire un'attività redditizia per le nuove generazioni e, al contempo, contribuisca a incrementare i livelli di sicurezza idraulica e idrogeologica del territorio. Due le azioni attraverso le quali il Comune vuole "togliere i terreni ai rovi" e destinarli a coloro che sono interessati a coltivarli per trarne un reddito. Una è la realizzazione del progetto Nutrire la Lucchesia avviato in collaborazione con il Comune di Lucca e con le associazioni di settore del territorio, l'altra è l'avvio dei contatti con l'ente terre regionali toscani per il progetto Banca della Terra per il censimento dei terreni privati.
Con Nutrire la Lucchesia si vogliono individuare tutti i terreni pubblici a valenza agricola non coltivati per poi assegnarli a giovani e cooperative. A questo scopo il Comune di Capannori sta per avviare un censimento dei terreni pubblici abbandonati e incolti. A realizzarlo saranno due giovani selezionati grazie al progetto che dovranno fare una mappa di tutti gli ettari di terre di proprietà pubblica non utilizzate presenti sul territorio comunale e verificarne le condizioni e il possibile utilizzo a fini agricoli. Al termine di questa attività sarà redatto un progetto che definirà le modalità per l'assegnazione dei terreni.
Contestualmente l'amministrazione comunale ha incontrato referenti dell'ente terre regionali toscane nell'ambito del progetto Banca della Terra istituita dalla Regione Toscana che ha già avviato sul territorio comunale un censimento dei terreni privati lasciati incolti e non utilizzati per metterli poi a disposizione a canoni concordati e con sussidi ai tanti agricoltori senza terreni da coltivare.
"Vogliamo partire dall'utilizzo dei terreni pubblici a scopo agricolo per rimettere in circolo la terra e assegnarla a coloro che non hanno i mezzi per procurarsela ma che sono intenzionati a coltivarla per trarne un reddito – spiega l'assessore alle attività produttive, Serena Frediani –. Con questi progetti vogliamo quindi creare le condizioni per dare nuove opportunità di lavoro soprattutto ai giovani nel settore agricolo, ma anche recuperare alla coltivazione, all'attività di allevamento e in genere alle attività agroalimentari, terreni che erano stati abbandonati".
A breve il Comune di Capannori e il Comune di Lucca insieme alle associazioni interessate si incontreranno per mettere a punto definitivamente entrambi i progetti e renderli noti alla comunità.

Terreni in affidamento ai giovani agricoltori in Puglia

C'è l'elenco dei terreni - qui per visualizzarlo - da affidare ai giovani agricoltori pugliesi. A comunicarlo, l’assessore al Bilancio, Leo di Gioia, che attraverso il servizio Demanio e patrimonio ha provveduto a pubblicare l'elenco dei terreni agricoli o a vocazione agricola, di proprietà regionale, suscettibili di affidamento in concessione a giovani agricoltori singoli o associati in forma cooperativa. Nella sezione "Demanio e Patrimonio" del portale istituzionale della Regione Puglia (banner “Demanio e Patrimonio” - sottosezione “news”) è possibile visionare la localizzazione di tali suoli e scaricare la modulistica relativa alle procedure da seguire.
“Il governo regionale – spiega di Gioia - infatti, nell'ottica di garantire un efficace coordinamento delle politiche di sviluppo territoriale con quelle rivolte al contenimento del consumo di suolo agricolo, ha dettato, con la legge numero 26, disposizioni volte a favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e, così, contrastare l'abbandono dei suoli. Le misure previste, nel tentativo di offrire concrete occasioni occupazionali, mirano a disincentivare l'abbandono delle coltivazioni, a sostenere il recupero produttivo, a favorire il ricambio generazionale in agricoltura e lo sviluppo dell'imprenditorialità agricola giovanile”.
In questa prospettiva è previsto che ogni anno gli assessorati regionali al demanio e patrimonio e alle risorse agroalimentari individuino, nell'ambito dei beni immobili, i terreni agricoli di proprietà regionale idonei ad esser concessi e che, contenuti in un apposito elenco visionabile sul portale regionale, saranno assegnati ai giovani".

Report incontro Genuino Clandestino Pesaro ottobre 2014

Incontro nazionale di Genuino Clandestino

24-25-26 Ottobre – Pesaro



Scarica qui http://genuinoclandestino.noblogs.org/post/2014/12/29/pesaro2014-report-tavoli/ il resoconto della tre giorni e della plenaria di Sabato 25 Ottobre
Report della tre giorni
Tre giornate molto partecipate hanno attraversato il centro storico di Pesaro per l’incontro nazionale Genuino Clandestino. Un giardino abbandonato allestito con cucina da campo, tende e tondoni, un centro commerciale dismesso recuperato per qualche giorno all’abbandono, e infine un pezzo di centro storico di questa piccola realtà di provincia, che nella giornata di domenica si è trasformato in un mercato contadino in festa, con tanto di musicisti di strada, circensi e giochi in legno sparsi lungo le strade. Tre giorni in cui i nostri contenuti politici e la pratica della convivialità e della relazione hanno viaggiato insieme, costruendo uno spazio di alternativa radicale che è piaciuto anche a molti pesaresi.
Dopo un primo incontro venerdì, momento di confronto tra diversi apicoltori della rete Genuino Clandestino, il sabato è stata la giornata dedicata ai tavoli di lavoro. I Sistemi di Garanzia Partecipata, la campagna Terra Bene Comune e l’accesso alla terra, la costruzione di comunità in lottà tra città e campagna e la cultura del cibo nei movimenti, le questioni discusse, a cui bisogna aggiungere il dibattito “Da EXPO a F.I.CO. – affamare il pianeta, energia per le lobbies”, che si è svolto domenica durante il mercato.
In questo contesto la plenaria si era data lo scopo di fare un lavoro di sintesi di quanto emerso dai tavoli, ma soprattutto di individuare delle proposte pratiche da mettere in campo nel percorso che ci porterà, da qui a tutto il 2015, nell’anno di Expo. Noi a questo mega-evento sponsorizzato dall’agro-industria vogliamo rispondere con le nostre pratiche, dimostrando che un modo diverso di nutrire il pianeta esiste, ed è l’agricoltura contadina genuina e clandestina.
Report della plenaria del 25 Ottobre
Nel corso dell’assemblea plenaria è emerso a più riprese il tema della specificità del movimento Genuino Clandestino. Nei vari interventi l’accento è stato posto sulle caratteristiche relazionali del movimento, nel quale tanto gli strumenti di garanzia partecipata, quanto la costruzione delle reti territoriali passano attraverso percorsi di condivisione ed elaborazioni comuni che segnano la politicità delle nostre pratiche. Genuino Clandestino non è un marchio o un etichetta, ma un progetto politico, sociale e culturale che, dalla campagna per la libera trasformazione dei prodotti contadini alla redazione del manifesto di Firenze, ribadisce la propria alterità radicale e la propria irriducibilità al mercato capitalistico e alle sue regole.
Le relazioni dei vari tavoli di lavoro hanno quindi dato alcune indicazioni su come far procedere in avanti i percorsi avviati. Mappature e gruppi di lavoro sono gli strumenti condivisi di cui il movimento si sta dotando. La campagna Terra Bene Comune, che già dispone di una propria mailing list specifica, produrrà una mappatura delle riappropriazioni in corso e altre due mappature, distinte, sugli usi civici e sulle terre demaniali presenti nel paese. Anche le cucine popolari, che hanno costituito il tavolo sulla cultura del cibo nei movimenti, vogliono mettere in rete le proprie esperienze e dotarsi di una cassetta degli attrezzi comune da cui attingere per sviluppare i propri percorsi. Un passaggio importante per tutto il movimento è poi quello della mappatura delle reti territoriali, così da ricostruire un quadro il più completo possibile dei soggetti che aderiscono o comunque contribuiscono alle comunità in lotta di Genuino Clandestino.
Per quanto riguarda i gruppi di lavoro segnaliamo la nascita del gruppo comunicazione, strumento di diffusione dei contenuti del movimento e delle campagne in corso, che sarà sostenuto da una rete di referenti sul territorio al fine di valorizzare le diverse iniziative locali. Altro importante gruppo di lavoro nazionale è quello che lavorerà sul confronto tra i diversi Sistemi di Garanzia Partecipata messi a punto in questi anni. A questo proposito si chiederà a ciascuna realtà Genuino Clandestino di fornire una scheda riassuntiva del proprio modello di Garanzia Partecipata al fine di arrivare, in un prossimo futuro, ad una sintesi che faccia emergere i punti di forza di ciascun sistema. Dal tavolo Costruire Comunità arriva invece la proposta di costruire dei laboratori territoriali sul nesso lavoro-produzione al fine di migliorare le sinergie tra lotte contadine e cittadine.
Tra le decisioni prese dall’assemblea plenaria c’è poi la costituzione di una cassa nazionale del movimento Genuino Clandestino. A seguito del dibattito aperto da MAG6 sulle pratiche di mutualismo (dagli strumenti per aumentare la propria indipendenza dal denaro all’uso di monete alternative) e sulla possibilità di costituire una cassa di solidarietà per i produttori clandestini, il movimento si è confrontato sulla modalità di gestione di tale cassa. Si è infine optato su una cassa che serva a finanziare gli incontri nazionali e la comunicazione del movimento lasciando al dibattito in lista la decisione circa il soggetto depositario della cassa.
Durante l’assemblea sono stati fissati anche i prossimi appuntamenti del movimento. Domenica 2 novembre mentre a Mondeggi si seminava il grano per festeggiare un anno  dalla prima semina della fattoria, nella riserva naturale della Valle dei Casali a Roma la prevista raccolta delle olive si è trasformata in un’assemblea pubblica che ha deciso di istituire un presidio di tutela che si ritroverà ogni prima domenica del mese per custodire la terra della Valle. Il 13 e 14 dicembre sono previste due giornate di rilancio della campagna Terra Bene Comune con una manifestazione a Firenze e una giornata di condivisione a Mondeggi Bene Comune, ma è possibile che dopo le recenti notizie circa la repressione del percorso per Caicocci Terra Sociale si imponga un’accelerazione alla campagna. L’assemblea ha poi deciso per il 24 gennaio di costruire una giornata di mobilitazione nei territori contro Expo 2015: una giornata in cui il movimento contrapporrà al modello dell’agroindustria e della grande distribuzione le proprie pratiche ed i propri contenuti, nel tentativo di destrutturare l’immaginario Expo e proporre “un modo diverso di nutrire il pianeta”. Questa giornata sarà un’importante momento di connessione delle lotte, dalla difesa dei territori contro grandi opere (TAV, MUOS ecc.) e nocività, al contrasto del trattato di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d’America (TTIP), nella quale rivendicare e praticare sovranità alimentare e tutela ambientale.
Nel corso dell’assemblea una compagna del cs Bocciodromo di Vicenza ha presentato la candidatura della propria realtà ad ospitare il prossimo incontro nazionale Genuino Clandestino, che si dovrebbe svolgere in aprile come tappa del percorso verso il primo maggio NoExpo. L’assemblea in assenza di altre candidature ha risposto positivamente, chiedendo che l’incontro nazionale sia preceduto da almeno due incontri preparatori nella forma dell’assemblea aperta.
In conclusione preme segnalare come la questione bracciantile, che non è stata trattata nei tavoli di lavoro per l’esiguo numero di partecipanti interessati, ha comunque trovato spazio nell’assemblea plenaria, all’inizio della quale è stato approvato all’unanimità un comunicato di solidarietà al Coordinamento Bracciantile Saluzzese. Genuino Clandestino ha ribadito il proprio sostegno a questi lavorator* e disoccupat* di fronte alla repressione istituzionale e all’indifferenza generale.
Un ultimo pensiero lo vogliamo dedicare a Remì Fraisse, ucciso dalla polizia francese nella notte tra il 25 ed il 26 ottobre nella ZAD di Testet, proprio mentre il nostro movimento festeggiava la buona riuscita dell’incontro nazionale. Come già scritto nel comunicato diffuso sul nostro blog, Remì lottava come noi per la difesa del territorio e a lui dedichiamo idealmente i risultati della tre giorni di Pesaro.
Scarica il report del tavolo di lavoro su:

Caicocci (PG) 12-15 febbraio Presidio e Lavori Collettivi


Questa iniziativa nasce da alcune chiacchiere condivise a Mondeggi e coglie l’occasione dell’udienza in tribunale per sostenere la custodia sociale di Caicocci e contribuire alla costruzione dei progetti agricoli che qui si stanno avviando. “1 giorno per difendere, 3 giorni per costruire” è una chiamata collettiva a tutta la rete GC e oltre.
4 giorni di condivisione per ripartire da Caicocci carichi di entusiasmo, chi per la prima volta chi per ritornarci con attrezzi e materiali per partecipare a questo importante momento.
Importante soprattutto perchè crediamo che sia solo un passaggio verso un rilancio complessivo del progetto che, ne siamo convinti, troverà a breve nuovi compagni di viaggio.
Invitiamo quindi tutte e tutti a partecipare alla quattro giorni (ma anche due se non ce la fate…) e in generale a prendere contatto con Caicocci per sostenere questo percorso collettivo.
Caicocci non si vende, si vive e si difende!