martedì 17 novembre 2015

Lettera ai "veri" contadini di Giovanni Pandolfini su Mondeggi Fattoria senza padroni

 
 Cari contadine e contadini “veri” dell’area metropolitana Firenze e Prato, anche io sono stato uno di voi, sono stato iscritto alla CIA dal 1986 fino a non molto tempo fa.
 
Ho i capelli bianchi e sono contadino da quando avevo 18 anni.
 Ho un podere nel comune di Montespertoli e per svariate vicissitudini lavorative mi sono ritrovato in serie difficoltà. Purtroppo difficoltà comuni a molti di noi visto che negli ultimi 30 anni in Italia hanno chiuso i battenti quasi 2 milioni di aziende agricole .
 Oppresso dai debiti ,principalmente con le banche e con lo stato per tasse dichiarate che non mi è stato possibile pagare , ho progressivamente ridotto la mia attività e da “imprenditore” sono tornato a fare il contadino, certo non quello “vero” , che rispetta leggi e regolamenti, ma quello clandestino , quello che non rispetta la legalità . Non rispetto la legalità non perchè non lo voglio ma semplicemente perchè non mi è possibile con questo ordinamento così asimmetrico e iniquo e vi spiego perchè . Lavoro un podere di una diecina di ettari e faccio agricoltura contadina con tecniche e principi di agroecologia. Produco ortaggi , frutta ,cereali ,legumi,vino,e per completare il ciclo naturale delle rotazioni e impiegare il foraggio prodotto ho delle vacche che mi danno compost ,latte e carne. 
Vendo i miei prodotti in mercati contadini locali autogestiti .
 Non pensate né che sono pazzo né che sono superman faccio tutto questo in piccolissima scala , pensando a produrre il cibo per l’ autosufficienza alimentare della mia famiglia e per la creazione di una piccola economia derivata dalle eccedenze stagionali. In alcuni momenti eseguo delle trasformazioni di prodotti primari nella mia cucina di casa .
 Se ci pensiamo bene faccio quello che i contadini hanno sempre fatto fino ad 30/40 anni fa , ma andiamo avanti.
 La scala della mia produzione non mi permette di essere in regola con le norme e i regolamenti dell’attuale ordinamento giuridico in materia di produzioni del cibo essendo questi esattamente gli stessi  per me e per l’agroindustria legata alla grande distribuzione organizzata (GDO). 
Ma allarghiamo ora il quadro della situazione. 
Nella nostra società chiunque intraprenda un mestiere di produzione di beni o servizi è definito dal codice civile “imprenditore” e con un processo a senso unico dalla riforma dei patti agrari (negli anni ’70 ) a oggi chiunque conduce una azienda agricola , piccola o grande che sia é un imprenditore agricolo (art. 2135 C.C.).
 La “Legge di orientamento in agricoltura” D.Lgs 228/01 ha perfezionato il terribile disegno secondo il quale l’imprenditore agricolo (ex contadino) diventa una vera e propria impresa di mercato (in un sistema neoliberista e capitalista) ed è costretto a strutturarsi come qualsiasi altra impresa. Questo ultimo elemento ha costretto milioni di contadini ad adottare il modello unico della competitività commerciale e della logica del profitto nella propria attività con conseguenze disastrose , umane e ambientali. 
La selezione forzosa all’interno del mondo agricolo che si è basata su criteri economicisti e sulla disponibilità di capitali da mettere in gioco oltre che da una personale attitudine al commercio (essere più o meno predatori) ha prodotto l’accorpamento fondiario funzionale all’agroindustria e alla GDO. Insomma , citando un certo Che Guevara (qualcuno se lo ricorda?si bravi quello delle magliette) a proposito del neoliberismo diceva : “libere volpi insieme a libere galline” .
 Le stesse caratteristiche di pluriattività , produzioni di qualità , filiera corta – che da sempre sono state le comuni caratteristiche positive del buon contadino – oggi vengono riprese in chiave aziendalista come diversificazione dell’impresa sul mercato , e quindi , necessariamente , dipendenti dalla logica dei bilanci aziendali e del saggio di profitto. Appare quindi una figura di imprenditore la cui finalità prima è di produrre profitto in agricoltura , nell’ambito della competizione globale di mercato.(da qui marchi , marchiettini, DOP,DOC , e via e via…. burocrazia , balzelli ,faccendieri e azzeccagarbugli). Tutto questo gioco al massacro (nostro) dei potentati economici e dei governi locali e nazionali a loro asserviti é responsabile di devastazioni umane e ambientali come la scomparsa dei contadini e della loro preziosa cultura , la perdita della sovranità alimentare delle comunità sui territori, la perdita della fertilità dei nostri terreni ,l’erosione dei suoli ,la salinificazione dovuta all’abuso di imput chimici nelle colture , la desertificazione di vaste aree ecc. ecc. ed infine, ormai la comunità scientifica concorda nell’affermare che il caos climatico e più precisamente il riscaldamento globale del pianeta è generato per circa il 50 % dalla produzione industriale del cibo e a breve può causare disastri ambientali e sociali dalle conseguenze imprevedibili e catastrofiche, abbiamo gia dei segnali importanti.
 Insomma un quadro non molto confortante , ma torniamo al motivo per il quale ho sentito l’esigenza di scrivere queste righe .
 Frequento l’esperienza di MONDEGGI BENE COMUNUE FATTORIA SENZA PADRONI fin dalla sua origine , anzi ne sono orgogliosamente uno dei fondatori e promotori , faccio parte come attivista di un movimento contadino nazionale che si chiama Genuino Clandestino .
 Ho molte cose da dirvi in relazione a quella lettera scritta dal vostro presidente, il Signor Filippo Legnaioli che nel suo il compito di vostro rappresentante vi definisce i contadini ,”quelli veri” , affermando che i clandestini di Mondeggi ovvviamente non sono contadini veri e non lo sono perchè , esattamente come me , non rispettano la legalità come presumibilmente lo fate voi. 
Questo attacco da parte del presidente della Cia fiorentina nei confronti di una esperienza importante e significativa come quella di Mondeggi si trincera dietro la facile retorica legalitaria con l’effetto di dividere quel poco che resta del mondo contadino del nostro territorio e con lo scopo ultimo di sostenere una logica corporativista funzionale alle leggi di mercato . 
Le stesse leggi che hanno determinato l’impoverimento del mondo contadino.
 L’esperienza di Mondeggi tenta di sottrarsi , per tutti i motivi che ho esposto prima , alle imposizioni di chi promuove la privatizzazione delle risorse contemporaneamente alla collettivizzazione dei rischi e dei debiti sociali e ambientali e per questo non è nella legalità .
 L’esperienza di Mondeggi tenta di porre un rimedio ai seri problemi che questo “sistema ” sta generando e tenta nell’interesse collettivo di rendere visibile a tutti una possibile alternativa che si basa sulla partecipazione attiva e consapevole, su una vera democrazia in autonomia e autogestione. Aiutarci a renderla legale farebbe bene a tutti quanti ,anche a voi e ai vostri figli . 
Siete davvero ancora convinti che la “concorrenza sleale ” alle vostre attività la faccia Mondeggi con l’immissione dei suoi prodotti sul mercato locale oppure la vera concorrenza quella che fa veramente male proviene da un sistema dominato dalla GDO e dalle sue regole?
 E dove erano la CIA e gli altri sindacati agricoli in tutti questi anni, mentre questi meccanismi di cui parlavo sopra si sono formati e perfezionati ? Come mai il sindacato dei contadini ha permesso tutto questo e ora addirittura attacca chi decide di fare quello che avrebbero dovuto fare loro?
 Non sarà mica che i nostri sindacati agricoli hanno interessi economici e/o politici in società che ritirano i raccolti monoculturali dei contadini-imprenditori e vendono agli stessi tutto ciò che gli occorre per coltivare ? 
( semi, concimi , pesticidi e macchine e penso ai consorzi agrari e alle cooperative ) 
Non sarà mica che sempre i nostri sindacati agricoli sono partecipi o proprietari  di società che sbrigano le nostre complicatissime incombenze legali e fiscali , organizzano corsi , corsettini , patentini e la tenuta di incomprensibili registri e che solo loro possono darci l’ “aiuto” con il quale possiamo sentirci tranquilli e in regola? 
Non saranno mica sempre loro che siedono ai tavoli di concertazione insieme alle regioni per decidere in merito alle norme di recepimento delle politiche agro-ambientali europee che muovono enormi risorse pubbliche in transito dall’agricoltura verso le banche e l’industria passando sopra ai poveri imprenditori- contadini ?
 Non saranno mica sempre loro che dipendendo strettamente  dai partiti politici  in un reciproco aiuto utilizzano le nostre deleghe in bianco per perseguire scopi che sempre meno appaiono negli interessi della collettività ? Mi farebbe piacere comunque parlarne e confrontarci anche a voce con tutti voi e vi invito a contattarmi per organizzare un incontro , magari a Mondeggi .
 Buon lavoro Giovani Pandolfini
 

giovedì 29 ottobre 2015

La Cooperativa Integral Catalana ospite a Genuino Clandestino



All’interno dell’ INCONTRO NAZIONALE GC: Milano – 30/31 ottobre – 01 novembre abbiamo deciso di invitare l’esperienza della Cooperativa Integral Catalana (CIC) per raccontare la loro interessante esperienza nel tavolo dal tema  “Nuovi modelli sociali ed economici di autogoverno dei territori” insieme alla comunità curda che ci parlerà invece del Confederalismo Democratico del Rojava.
Scriviamo quest’articolo quindi con l’intento di fornire un pò di informazioni che raccontino questo progetto (conta più o meno 5/6 mila persone tra singoli, gruppi e associazione)  che gia nelle prime righe del proprio sito si definisce cosi: “Iniziativa in transizione per la trasformazione sociale dal basso, attraverso l’autogestione, l’autoorganizzazione ed il lavoro in rete.”
 Ma come si organizza e di che cosa si occupa la CIC ?CIC
La Cooperativa Integral Catalana è una cooperativa che si organizza attarverso assemblee, commissioni e gruppi di lavoro, su base territoriale e, attraverso un nuovo sistema economico basato sulla disobbedienza fiscale e differenti monete alternative, genera un nuovo “Sistema Pubblico Cooperativo” che si occupa di salute, alimentazione, educazione, abitazione.
I principi a cui si richiama la CIC sono :
Trasformazione Sociale
  • Interesse al bene comune  e allo star bene con se stessi
  • Staccarsi dal materialismo
  • Cooperazione e solidarietà nella trasformazione sociale.
  • Transizione basata nel giorno per giorno e nell’avvicinarsi sempre più a convertire l’utopìa in realtà
  • Relazione diretta tra l’azione pratica e la sua teoria.
  • Cooperativa inclusiva e reticolata per tutta la società

Società
  • Equità e giustizia sociale
  • Eguaglianza nella diversità
  • Autorealizzazione e reciproco aiuto
  • Compromesso e autocritica
  • Condividere con tutta la società le nostre esperienze.
Economia
  • Attendere alle necessità delle persone prima di qualsiasi altro interesse e ciascuno apportando secondo le proprie possibilità.
  • La moneta è un sistema di misura dell’intercambio tra le persone della comunità, escludendo l’accumulo come obiettivo.
  • Si promuovono altre forme non monetarie di intercambio: economia gratuita, intercambio diretto, economia comunitaria.
  • Stabilire relazioni economiche tra i produttori e consumatori: la cooperativa orienterà per poter calcolare i prezzi giusti sulla base dei suoi costi, le sue proprie necessità e quelle dei consumatori.
  • La cooperativa informerà i produttori delle necessità dei consumatori per orientare le loro produzioni.
  • Gli ECOcoop (la moneta della cooperativa) non saranno mai convertibili in euro e non si accetta nessun tipo di interesse nel suo prestito.
Ecologia
  • Ecologia e permacultura
  • Decrescimento e sostenibilità
Organizzazione politica
  • Democrazia: diretta, deliberativa, partecipativa.
  • Autogestione e decentralizzazione.
  • Trasparenza.
  • Sussidiarietà: dal fatto locale al globale.
  • Assemblearismo

La  CIC è una cooperativa “legalmente” riconosciuta che ha deciso di utilizare ” …le cooperative come uno strumento collettivo rompendo il modello un progetto, una cooperativa.In generale, utilizziamo le cooperative di consumatori (e utenti) e di servizi, cioè, cooperative miste, per realizzare l’attività economica, la gestione degli associati e del capitale sociale generale della cooperativa integrale. D’altra parte, utilizziamo le cooperative di consumatori (e utenti) per la gestione di beni immobili… Non possiamo ovviare a che la costituzione e il mantenimento di una cooperativa sia un compito che richiede la interazione burocratica con la struttura dello Stato, e per questo non è questione di costituire una cooperativa per ognuna delle iniziative autogestionate che nascano. La chiave sta nell’utilizzare le cooperative come strumenti collettivi, riducendo al massimo la gestione e l’impiego di tempo in tutto il tortuoso processo burocratico. Quella proprietà che passa ad una cooperativa i cui statuti impediscano le speculazioni e il lucro, è una proprietà che esce dal capitalismo e dallo Stato e passa ad essere un bene comune.”
Questo a livello formale è abbastanza chiaro, ma ad un livello più alto: “Le Cooperative Integrali sono un modello per sovvertire la realtá selvaggia che soffriamo come società e come parte implicata nel sistema di dominazione capitalista, gestito solo da alcune persone ma con l’appoggio e il mantenimento dell’apparato statale, che è ciò che lo alimenta. Pertanto, una Cooperativa Integrale è uno strumento per costruire un contropotere dalla base, partendo dall’autogestione, la autoorganizzazione e la democrazia diretta, e che ci permette transitare dallo stato attuale di dipendenza dalla struttura del sistema, verso uno scenario di libertà con piena coscienza, libero da autorità, e dove tutti possono svilupparsi nell’uguaglianza di condizioni e di opportunità. È una proposta costruttiva di disobbedienza e di autogestione generalizzata per ricostruire la società dal basso (in tutti gli ambiti e in modo integrale) e recuperare le relazioni umane affettive, di prossimità e basate sulla fiducia.”

venerdì 16 ottobre 2015

Genuino Clandestino 30-31 ottobre 1 novembre 2015 Milano Ri-Maflow

 PROGRAMMA

VENERDI’ 30 ottobre
presso RI-MAFLOW fabbrica senza padroni: Via Boccaccio, 1 Trezzano sul Naviglio (MI)
– ore 14.00 accoglienza
– ore 19.00 buffet mangereccio “saltimbocca popolari”
– ore 20:30 Spazio Fuori Mercato introduce l’assemblea: COSTRUIRE COMUNITÀ
  •            “Movimenti sociali e salute” a cura del gruppo People’s Health Movement
  •           Nuovi modelli sociali ed economici di autogoverno dei territori con la Comunità Integral Catalana (CIC) e la comunità curda (Confederalismo Democratico del Rojava)
a seguire relax, convivio e musica diffusa
SABATO 31 ottobre
presso RI-MAFLOW fabbrica senza padroni: Via Boccaccio, 1 Trezzano sul Naviglio (MI)
– ore 10.00 tavoli di lavoro: accesso alla terra – autonomia dei territori – cambiamento climatico
                                                  cucine – distribuzione autogestita – garanzia partecipata
– ore 13.30 pranzo
– ore 15:00 “tavolini” (max 15 persone) mini gruppi eterogenei che discutono di:
DOVE STA ANDANDO GENUINO CLANDESTINO”
– ore 18:00 Assemblea plenaria
– ore 20:30 cena, a seguire convivialità con musica, balli, torneo di bigliardino clandestino
DOMENICA 01 novembre
ARCO DELLA PACE / PIAZZA SEMPIONE – MILANO
– ore 10.00 MERCATO CONTADINO E DELLE AUTOPRODUZIONI
– ore 13.30 Aggiungi un pasto a…Tavolata Solidale
3 cucine di strada, 3 brigate, 3 piatti solidali (cucine del nord, del centro e del sud)
dalle ore 15.00
  • Campagna Camion FuoriMercato

  • Presentazione del libro “Genomi AntiFuffa” : 
5 storie per dubitare dei grandi eventi nutrienti, laboratorio di scrittura collettiva curata da Wuming 2
…durante tutta la giornata Scambio*Dono dei Semi
invitiamo tutti a portare i semi delle varietà autoctone da scambiare_Contaminiamo le nostre culture
INFORMAZIONI TECNICHE INDICAZIONI STRADALI
RiMaflowVia Giovanni Boccaccio, 1, Trezzano sul Naviglio MI mappa google: https://www.google.it/maps/place/Via+Giovanni+Boccaccio,+1,+20090+Trezzano+sul+Naviglio+MI/@45.421322,9.058019,16.5z/data=!4m2!3m1!1s0x4786e83972ad28bb:0xceb3b0278f23fe28
sito ri-maflow: http://www.rimaflow.it/index.php/come-raggiungerci/
ARCO DELLA PACE / PIAZZA SEMPIONE – Milano https://www.google.it/maps/place/Piazza+del+Cannone/@45.4708485,9.1758659,15.75z/data=!4m2!3m1!1s0x4786c14efb80efab:0x19c7c0b199362486
OSPITALITA’ referente: Stefano jmh@hotmail.it
RiMaflow: disponibili 60 posti in stanzone collettivo su pavimentazione di legno è quindi necessario per ogni ospite avere il proprio sacco a pelo e materassino.
Il piazzale interno a Rimaflow è a disposizione per il parcheggio di roulotte e camper.
ZAM_Zona Autonoma Milano: via S.Abbondio, 10 – Mi (20m di auto da RiMaflow)
disponibili 50 posti in stanzone collettivo è quindi necessario per ogni ospite avere il proprio sacco a pelo e materassino. Anche per queste sistemazioni è necessario segnalare la propria presenza il prima possibile e comunque non oltre lunedì 26 ottobre per permetterci di organizzare al meglio gli spazi e l’ospitalità
SMS_Spazio di Mutuo Soccorso: Piazzale Stuparich, 18 – Mi (15m di auto da RiMaflow)
n.10 posti letto in due appartamenti presso la foresteria dello Spazio, con bagno e cucina in comune. Per questa sistemazione si richiede una sottoscrizione libera direttamente ai compagni dello Spazio di Mutuo Soccorso Chi è interessato a questa sistemazione deve comunicarlo a Stefano tassativamente entro sabato 17 ottobre
Hotel Carmen: via A. Toscanini, 2 Trezzano sul naviglio (2 minuti a piedi da RiMaflow)
n. 2 stanze da 5 posti a 120 euro al giorno (24 euro a persona al giorno)
n. 2 stanze da 3 posti a 90 euro al giorno (30 euro a persona al giorno)
Entrambe le proposte comprendono la prima colazione, non è ammessa nessuna riduzione di prezzo in caso di rinuncia. Chi è interessato a questa sistemazione deve comunicarlo a Stefano tassativamente entro sabato 17 ottobre *Chi vuole fermarsi a Milano anche domenica, per partire con calma il lunedì, deve segnalarlo via mail, per ovvi motivi organizzativi*
MERCATO/PRODUTTORI Referente: Matteo matteomoretti@hotmail.com
Per potere partecipare al mercato è tassativo comunicare entro le ore 18.00 di martedì 20 ottobre la targa e il modello del veicolo con cui effettuerete lo scarico/carico, questo perchè Piazza del Cannone è in una zona a traffico limitato, vigilata con telecamere. Per chi non partisse da Rimaflow, l’appuntamento in piazza è alle ore 9.00 in maniera da potere aprire il mercato per le ore 10.00 come indicato nel programma Vi chiediamo di portare un vostro gazebo, il banco e di esporre la scheda di presentazione della vostra realtà Sarebbe bello che, come detto a Vicenza, ogni banco avesse anche una scheda della rete territoriale a cui aderisce. Il mercato chiuderà verso le 16.30/17.00, così da permettere a tutti di rientrare nelle proprie città. Come già indicato nel programma stiamo organizzando in piazza uno scambio/dono di semi, per cui siete tutti invitati a portare le vostre varietà.
AGGIUNGI UN PASTO A…TAVOLATA SOLIDALE Referente: Yuri yuri@inventati.org
Per domenica 01 novembre in piazza del Cannone abbiamo organizzato una chiamata delle cucine e dei cuochi del movimento, così da costruire tre brigate rappresentative del Nord, Centro e Sud, che cucineranno ognuna un piatto che verrà servito in una grande tavolata comune. Tutte quelle realtà e/o singoli che voglio partecipare attivamente alle brigate contattino al più presto Yuri per l’organizzazione tecnica e così da concordare cosa portare da casa, cosa procura Spazio Fuori Mercato, definire la spesa e quant’altro serve per la gestione della cosa. A questo link trovate un foglio condiviso su cui segnare la vostra partecipazione: https://pad.riseup.net/p/cucineGC Ci vediamo a Milano. Dajè Spazio Fuori Mercato

http://genuinoclandestino.it/incontro-nazionale-gc-milano-3031-ottobre-01-novembre/ 

sabato 19 settembre 2015

COMMUNIA FEST - 18 19 20 Settembre - Fattoria senza padroni Mondeggi




COMMUNIAFEST
dal 18 al 20 settembre Seminario nazionale del Network Communia
alla Fattoria senza padroni Mondeggi - Bagno a Ripoli (Firenze)
Riappropriazione sociale, mutuo soccorso, conflitto. Alternative politiche e pratiche sociali in cammino
Come si rompe con austerità e neoliberismo in Europa? E' possibile costruire un'alternativa basata sul protagonismo popolare e l'autogestione?
Come si consolidano le resistenze sociali e le reti nazionali e continentali delle esperienze di mutuo soccorso, autogestione conflittuale, riappropriazione?
Come si costruisce autorganizzazione, Autogoverno decentralizzato e "poder popular"?
3 giorni di incontri:
* contro il ricatto del debito
* sul familismo e la propaganda "anti-gender",
* su precarietà/ reddito /lavoro dignitoso,
* per autoproduzioni e filiere corte/ sfruttamento zero / sostegno alla sovranità alimentare
* su riappropriazione / mutualismo conflittuale/ autogestione,
* su potere, resistenze e soggetti politici nell'Europa dell'austerità
Spettacoli teatrali e musica in compagnia
La partecipazione al seminario è aperta e gratuita (sottoscrizione volontaria per condivisione spese organizzative)
Contributo per ogni pasto 6 euro

Per info: info@communianet.org
PROGRAMMA
Venerdì 18 settembre
* dalle 10.00 accoglienza e visita di Mondeggi, fattoria senza padroni
* alle 14.30 appuntamento collettivo per spiegazioni tecniche, presentazione della fattoria, indicazioni sul programma
* dalle 15.00 - workshop:
- una campagna contro il debito - per un Cadtm italiano
- familismo e propaganda "anti-gender"
* alle 18.30 - plenaria: un nuovo "manifesto" di Communia Network. Discussione sulle pratiche, le identità e la costruzione di nuova politica della rete.
* dopo cena: serata conviviale in fattoria

Sabato 19 settembre:

* alle 10.00 - plenaria: "Potere, resistenze e soggetti politici nell'Europa dell'austerità".
Intervengono: Lidia Cirillo; Raul Camargo (deputato di Podemos a Madrid, membro di anticapitalistas)
* dalle 15.00 - workshop:
- Precarietà, reddito, lavoro dignitoso. La costruzione dello sciopero sociale
- Spazio fuorimercato. Autoproduzioni e filiere corte, sfruttamento zero e sostegno alla sovranità alimentare
* alle 18.00 - plenaria: "Riappropriazione, mutualismo conflittuale, autogestione. Dalle esperienze alla costruzione di una nuova idea di politica"
Intervengono: Gigi Malabarba (RiMaflow); Daniel Tanuro (LCR-SAP Belgio e autore de "L'impossibile capitalismo verde"); esperienze di autogestione produttiva e sociale
* dopo cena: spettacolo del Teatro contadino libertario e musica all nite long
Domenica 20 settembre
* alle 10.00 - plenaria: Organizzazione del Network Communia, strumenti di comunicazione, iniziative, campagne e pratiche per l'autunno

fonte: http://www.communianet.org/il-network/communiafest-dal-18-al-20-settembre-alla-fattoria-senza-padroni-mondeggi

giovedì 2 luglio 2015

Un anno di Bene Comune a Mondeggi 26 27 28 giugno 2015








I lavori si articolano in tre momenti differenti: sabato mattina, sabato pomeriggio e domenica
mattina.
I luoghi di ritrovo saranno due: Casa Cuculia e Casa Ranieri. Sarà disponibile una mappa
semplificata di Mondeggi per muoversi a lavori iniziati e indipendentemente nei vari siti d'attività.

SABATO MATTINA dalle ore 08:00 alle 10:45
- Potatura dei rami secchi e dei polloni degli olivi e spostamento sassi al tronco degli alberi, il primo
per raccogliere più agevolmente ed il secondo per tagliare l'erba. Chi è interessato si porti una
cesoia ed un seghetto.
Referenti: Giacomo e Niccolò

- Visita all'apiario e smielatura. La visita è di una ventina di minuti con 6-7 persone alla volta, per
cui avverrà con più turni. La smielatura sarà al chiuso con 10-15 persone. Chi ha una muta in più da
apicoltore è invitato a portarla. Referenti: Emiliano, Duccio e David.

- Sistemazione dei cumuli dell'orto sinergico, posizionamento dell'impianto d'irrigazione e
copertura con pacciamatura di paglia. Referenti: Antonia, Emmanuele e Susanna.

- Rincalzatura delle patate, meglio partire presto! sono disponibili 5 picconi per smuovere la terra,
10 zappe per rincalzare e tante mani per togliere le erbe dalla fila delle patate. Chi ha zappe in più le
porti.

- Andanatura e raccolta del fieno falciato. Chi ha rastrelli da fieno li porti. Referenti: Vale e David.

DALLE 11:00 ALLE 13:00
SEMINARIO sulla conduzione biologica del vigneto tenuto dal Prof. Mazzilli (Agronomo del Bio
Distretto del Chianti), con un'ora di immagini descrittive ed un'ora in campo. Numero massimo 30
persone.

SABATO POMERIGGIO dalle ore 17:00 alle ore 19:30:
- Proseguimento dei lavori in oliveta.
- Legatura e cimatura della vigna. Portarsi forbici, cappello e guanti. Referenti: Simone, Giovanni e
Susanna.
- Zappettatura, spietratura e pacciamatura delle piante del frutteto. Portarsi zappa e falcetto.
Referenti: Niccolò e Alessio.

DOMENICA MATTINA dalle ore 09:00 alle 11:00 (per i temerari!!)
- Lavori all'oliveta del progetto MO.T.A. (Mondeggi Terreni Autogestiti) di spostamento dei rami
grandi di potatura, spietramento e legatura fascina di ramaglie.
- Proseguimento dei lavori in oliveta, in vigna, al campo di patate e delle visite all'apiario.

fonte Mondeggi bene comune


venerdì 12 giugno 2015

Campeggio Terra Bene Comune a Caicocci 12 13 14 Giugno 2015




È quasi pronta la cena, siamo nella cucina comune; un occhio fissa la stufa a legna con su il cibo, l’altro si perde fuori della finestra nell’attesa febbricitante di una pioggia attesa da giorni. All’improvviso arriva un messaggio: VENERDÌ 12 GIUGNO alle 10.45 siamo tutt* convocati dentro e fuori il Tribunale Civile di Perugia per un’altra udienza.
Solo qualche ora prima eravamo in assemblea a parlare del 12-13-14 Giugno, il campeggio di tre giorni a Caicocci che stiamo organizzando per spingere alla riappropriazione della terra. Tutto ci immaginavamo tranne di dover fare l’accoglienza davanti al Tribunale a tutti coloro che verranno.
Passano pochi secondi e ci rendiamo conto che non è poi così male questa notizia: aprire la tre giorni invitando tutt* ad opporsi alla svendita dei terreni demaniali sotto il Tribunale può essere un bel trampolino di lancio.
Ricordiamo che questa è la prima udienza seguente il reclamo che la Regione Umbria ha presentato alla sentenza che ci aveva visti vincitori.Ma, nonostante la sconfitta, la Regione preferisce insistere con questo assurdo processo, piuttosto che riconoscere la custodia popolare che portiamo avanti su questi 190 ettari. Pretende invece che quattro cittadini – e nostri fratelli – “occupanti violenti e clandestini” risarciscano i danni. La Regione ci riprova e noi come prima siamo pronti e per nulla intimoriti, perchè crediamo nella sovranità popolare  menzionata dalla stessa costituzione: l’intero territorio appartiene al popolo. Se si perde, si lotta. Se si vince, si festeggia.
Come Caicocci e Genuino Clandestino facciamo appello a tutt* affinché non manchiate in questo importante giorno.
Dimostriamo attraverso la tre giorni che siamo tant* a rivendicare il diritto alla terra e non solo, condividendo sapere, esperienze, lavori, idee, progetti e cibo in modo gioioso e creativo.
La prossima assemblea per l’organizzazione del campeggio sarà DOMANI lunedì 25 alle 13.30 a Caicocci – fateci sapere come potete contribuire, o salite direttamente in collina! (possiamo ospitarvi).
La settimana prima del campeggio si faranno i lavori più logistici-fisici come: costruzione di bagni a compostiera, docce, montaggio tendone e gazebi ecc. – anche per questo siete benvenut*!
Informazioni generali sul campeggio
- Organizzatevi per raggiungerci (usate il blog per chiedere e offrire passaggi o vedete su blablacar) o scriveteci per avere un passaggio dalla stazione di Umbertide (umbriamobilita.it) e Passignano sul Trasimeno (Trenitalia.it)
- Nell’entrata troverete un tavolino informativo con un calendario per proporre spontaneamente laboratori, incontri ecc.
- Portate tutto ciò che serve per un campeggio: tenda, materassino, sacco a pelo, torcia, propri piatti, bicchieri e posate, contenitori per acqua (magari pieni), saponi biodegradabili (nulla chimica!), …
- “Il cane fa cacca …” Se non puoi lasciarlo a casa badaci bene!
CAICOCCI NON SI VENDE
SI VIVE E SI DIFENDE!

mercoledì 8 aprile 2015

Incontro nazionale GENUINO CLANDESTINO Vicenza 17-19 aprile 2015


Venerdì 17 aprile, Cs Bocciodromo
dalle ore 17.00: accoglienza
ore 18.30: “Accesso ai mercati e costruzione di comunità territoriali”: approfondimento pubblico a cura di Genuino Clandestino
dalle ore 20.00: cena
ore 21.00: spettacolo teatrale di Lorenza Zambon

Sabato 18 aprile, Cs Bocciodromo
dalle ore 9.30 alle 12.30: tavoli di lavoro
T1- Garanzia partecipata
T2 – Resistenze ambientali (Expo, Ttip e grandi opere…)
T3- Terra bene comune: accesso alla terra e legame con altre lotte territoriali
T4- Semi e Ogm
T5- Filiere: comunità e nodi distributivi
T6- La filiera della birra e microbirrifici
T7- Cucine
dalle ore 13.00: pranzo
dalle ore 15.00 alle 17.30: discussioni a tema (cassa GC / ruolo delle reti / 1-2-3 maggio a Milano / prossimo incontro GC) con i rappresentati di tutte le reti
a seguire, assemblea plenaria
dalle ore 20.30: cena
ore 21.00: brindisi con gli autori del libro “Genuino Clandestino”, presentazione del libro “La danza delle mozzarelle” e proiezioni dei documentari “Riprendere la terra” e “Behind the label”.
a seguire, dj-set


Domenica 19 aprile, quartiere Ferrovieri 
dalle ore 10.00 alle 16.30 mercato contadino
ore 11.30 assemblea pubblica No Expo
a seguire, spettacolo de I quattro elementi – teatro di strada
Per i pasti, portare proprio piatto, bicchiere e posate.
Sabato ci sarà uno spazio bimbi al Cs Bocciodromo.
Genuino Clandestino è un movimento antirazzista, antifascista e antisessista. Per saperne di più:http://genuinoclandestino.noblogs.org/.
Per altre informazioni, ospitalità e contatti sull’incontro nazionale di Vicenza: evento fb, pagina fb Gas No Dal Molin​ / mail gas@nodalmolin.it / tel. 347.9087538.

venerdì 6 febbraio 2015

Terre Originali: bando per giovani agricoltori nelle Langhe

Bando per i giovani agricoltori delle Langhe 
Dall’ultimo censimento sull’agricoltura risulta che in Italia sono presenti oltre 4 milioni di ettari di terreni incolti. Di questi, circa 338 mila sono di proprietà pubblica.
Tale fotografia mette in luce un problema emergente nel nostro Paese, che già a causa della sua particolare conformazione non dispone in abbondanza di terreni coltivabili. E, se da un lato si stima che nell’arco dei prossimi 5-10 anni alcune migliaia di aziende agricole italiane saranno a rischio di chiusura a causa di una difficoltà nel tramandare il business in famiglia, dall’altro è ormai evidente che migliaia di giovani inattivi o con scarse prospettive future si stanno dimostrando attratti dalla possibilità di un ritorno alla terra e dall’occasione di contribuire ad alimentare i sistemi locali di produzione agricola per la difesa e la preservazione del proprio territorio.
A partire da questo scenario, riteniamo che si stiano aprendo nuove e molteplici opportunità per i giovani che hanno voglia di investire nel settore agricolo e che, allo stesso tempo, la comunità locale di riferimento possa rivestire un ruolo fondamentale per sostenere e incoraggiare il ricambio generazione e il ritorno dei ragazzi alla terra.
Terre Originali ha l’obiettivo, pertanto, di avvicinare e facilitare l’interazione fra i terreni incolti o abbandonati e i giovani imprenditori agricoli attraverso un modello che, pur nel rispetto delle tradizioni e della qualità dei prodotti, dei luoghi, delle persone, porti con sé chiari elementi di innovazione. L’iniziativa mira infine ad attrarre nuovi investimenti di piccola e media scala nel settore agricolo e agroalimentare, rilanciando il lavoro e valorizzando il territorio e l’identità della sua comunità.
Chi cerchiamo
- Singoli individui
– Gruppi di persone che intendono costituirsi in forma cooperativa, società di persone o società di capitali
– Organizzazioni attive da non più di quattro anni
– Consorzi, reti d’imprese o altri raggruppamenti di soggetti giuridici attivi o costituendi.
Il bando si rivolge in particolare a imprenditori agricoli o aspiranti tali che abbiano un’età inferiore a 40 anni: giovani appassionati della natura e del settore agroalimentare, attualmente in cerca di lavoro o che sognano di riconvertirsi a nuovi mestieri, che siano pronti a trasferirsi in una zona particolarmente vocata all’agricoltura.
Dove
Langhe Monregalesi tra Ceva – Mondovì – Dogliani – Clavesana – Carrù – Cherasco (Cuneo)
Cosa offriamo
Ai 10 finalisti:
• Orientamento nella selezione dei campi, delle colture o delle attività. Questa attività viene svolta attraverso visite, accesso al database dei terreni incolti, prima discussione con altre aziende agricole;
• Assistenza alla revisione del piano d’impresa, attraverso un workshop con esperti (altri agricoltori, agronomi, esperti di trasformazione alimentare, distributori, etc..)
Ai vincitori del bando:
• Supporto nella predisposizione del piano d’impresa dettagliato
• Concessione dei terreni senza canone per 3 anni
• Supporto nell’individuazione e partecipazione a bandi per il finanziamento a fondo perduto e per l’accesso al credito agevolato
• Assistenza per l’individuazione di processi e attività da svolgere in collaborazione con altre aziende agricole e inserimento nei network territoriali e regionali di filiera
• Assistenza nell’individuazione di risorse umane qualificate
• Assistenza legale per l’ottenimento di autorizzazioni
• Assistenza nell’attività di marketing, nella distribuzione e commercializzazione
• Due anni di assistenza tecnica agronomica, legale, commerciale e finanziaria (a tariffe scontate del 50%)
Le fasi del progetto:
Apertura call: 11 novembre 2014
Selezione dei 10 finalisti: 15 febbraio 2015
Selezione del progetto vincitore: primavera 2015
Assistenza all’avvio delle attività: fino al 31 dicembre 2015
Assistenza allo sviluppo (fino al 31 dicembre 2017), a tariffe particolarmente agevolate
Come partecipare
Sono richiesti i seguenti documenti:
• Cv dei proponenti (nel caso di società, breve descrizione della società e della compagine sociale)
• Presentazione del progetto imprenditoriale nella quale siano indicate le seguenti informazioni:
– tipologia di colture e relative superfici (ettari), tipologia di coltivazione, tipologia di terreni
– attività di trasformazione (compresi requisiti di impianti e aree di lavorazione);
– eventuali altre attività connesse con quella principale (accoglienza, ristorazione, educazione, etc…)
– bisogni e richieste ai partner del bando e ad altri soggetti
– principali rischi legati all’attività (tecnici, legali, finanziari, di mercato);
– allegare piano economico e operativo a tre anni.
Criteri di selezione:
• Sostenibilità economica. Fonti di ricavo, tipologia di target, strategia di marketing e strategia commerciale. Strategia di distribuzione dei prodotti/ servizi. Descrivere per quanto possibile il quadro competitivo per i mercati di riferimento e gli elementi di vantaggio competitivo del progetto;
• Sostenibilità ambientale lungo la catena del valore: filiera di fornitura di materie prime e semilavorati; coltivazione e trasformazione, distribuzione ed eventuale fine vita (ad esempio degli imballaggi);
• Integrazione con il territorio: fornitori locali, tipicità, adesione a consorzi o filiere esistenti, … Razionale nella scelta dei territori di riferimento del bando;
• Scalabilità e replicabilita’. Prospettive di crescita, condizioni di replicabilita';
• Impatto sociale. Prospettive di impatto occupazionale e una ricaduta positiva sul territorio;
• Principali motivazioni
• Innovatività. Nelle tecniche agronomiche, nei processi e nei prodotti/servizi. Principali opportunità legate agli elementi innovativi;
Chi siamo 
Siamo attori del territorio accomunati dal desiderio di operare in campo agricolo valorizzando la qualità organolettica dei prodotti della terra e creando un impatto sociale positivo sull’ambiente e sulle comunità locali.
Contadini delle Langhe: un’associazione di micro produttori agricoli nata nel 2009 che porta avanti valori antichi di solidarietà e reciprocità operando in modo innovativo.
Clavesana: non solo una Cantina (la più grande delle Langhe Monregalesi), bensì una vera istituzione che oggi raccoglie oltre 350 conferitori, tutte micro aziende ognuna con una propria storia.
Università di Scienze Gastronomiche: un’Università giovane e nuova, fondata e ispirata dai valori di Slow Food, una realtà che coniuga nel quotidiano saperi tradizionali e saperi accademici.
Comizio Agrario di Mondovì: fondato nel 1867 è rimasto l’ultimo in Italia, il luogo ideale ove innestare un progetto di rinascita e riscatto rurale.
Make a Cube: incubatore italiano di start up che fornisce affiancamento imprenditoriale a nascenti imprese ad alto impatto sociale e ambientale
Il nostro territorio
Sinistra e destra Tanaro, nel triangolo che insiste tra Ceva – Mondovì – Cherasco, passando per Clavesana – Carrù – Dogliani, un territorio biodiverso nel quale è oggi possibile praticare non una sola ma varie agricolture: vite, nocciolo, allevamento di pecore, capre, vitelli, frutta di vario genere, orticole, miele, seminativi di cereali antichi. Il nostro più grande patrimonio è la biodiversità naturale. Su tale territorio insiste una comunità viva, intraprendente, aperta all’innovazione di nuovi progetti, nuove energie, nuove persone disponibili a venire con il proprio sapere, la propria voglia di valorizzare ciò che di bello e positivo è stato costruito negli anni.
Contatti:

Lucca: Al via un censimento dei terreni agricoli incolti per assegnarli ai giovani che vogliono coltivarli

Far fruttare i terreni incolti sul proprio territorio per combattere la disoccupazione e il dissesto idrogeologico. E' a questo ambizioso obiettivo che mira l'amministrazione Menesini, affinché l'agricoltura possa divenire un'attività redditizia per le nuove generazioni e, al contempo, contribuisca a incrementare i livelli di sicurezza idraulica e idrogeologica del territorio. Due le azioni attraverso le quali il Comune vuole "togliere i terreni ai rovi" e destinarli a coloro che sono interessati a coltivarli per trarne un reddito. Una è la realizzazione del progetto Nutrire la Lucchesia avviato in collaborazione con il Comune di Lucca e con le associazioni di settore del territorio, l'altra è l'avvio dei contatti con l'ente terre regionali toscani per il progetto Banca della Terra per il censimento dei terreni privati.
Con Nutrire la Lucchesia si vogliono individuare tutti i terreni pubblici a valenza agricola non coltivati per poi assegnarli a giovani e cooperative. A questo scopo il Comune di Capannori sta per avviare un censimento dei terreni pubblici abbandonati e incolti. A realizzarlo saranno due giovani selezionati grazie al progetto che dovranno fare una mappa di tutti gli ettari di terre di proprietà pubblica non utilizzate presenti sul territorio comunale e verificarne le condizioni e il possibile utilizzo a fini agricoli. Al termine di questa attività sarà redatto un progetto che definirà le modalità per l'assegnazione dei terreni.
Contestualmente l'amministrazione comunale ha incontrato referenti dell'ente terre regionali toscane nell'ambito del progetto Banca della Terra istituita dalla Regione Toscana che ha già avviato sul territorio comunale un censimento dei terreni privati lasciati incolti e non utilizzati per metterli poi a disposizione a canoni concordati e con sussidi ai tanti agricoltori senza terreni da coltivare.
"Vogliamo partire dall'utilizzo dei terreni pubblici a scopo agricolo per rimettere in circolo la terra e assegnarla a coloro che non hanno i mezzi per procurarsela ma che sono intenzionati a coltivarla per trarne un reddito – spiega l'assessore alle attività produttive, Serena Frediani –. Con questi progetti vogliamo quindi creare le condizioni per dare nuove opportunità di lavoro soprattutto ai giovani nel settore agricolo, ma anche recuperare alla coltivazione, all'attività di allevamento e in genere alle attività agroalimentari, terreni che erano stati abbandonati".
A breve il Comune di Capannori e il Comune di Lucca insieme alle associazioni interessate si incontreranno per mettere a punto definitivamente entrambi i progetti e renderli noti alla comunità.

Terreni in affidamento ai giovani agricoltori in Puglia

C'è l'elenco dei terreni - qui per visualizzarlo - da affidare ai giovani agricoltori pugliesi. A comunicarlo, l’assessore al Bilancio, Leo di Gioia, che attraverso il servizio Demanio e patrimonio ha provveduto a pubblicare l'elenco dei terreni agricoli o a vocazione agricola, di proprietà regionale, suscettibili di affidamento in concessione a giovani agricoltori singoli o associati in forma cooperativa. Nella sezione "Demanio e Patrimonio" del portale istituzionale della Regione Puglia (banner “Demanio e Patrimonio” - sottosezione “news”) è possibile visionare la localizzazione di tali suoli e scaricare la modulistica relativa alle procedure da seguire.
“Il governo regionale – spiega di Gioia - infatti, nell'ottica di garantire un efficace coordinamento delle politiche di sviluppo territoriale con quelle rivolte al contenimento del consumo di suolo agricolo, ha dettato, con la legge numero 26, disposizioni volte a favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e, così, contrastare l'abbandono dei suoli. Le misure previste, nel tentativo di offrire concrete occasioni occupazionali, mirano a disincentivare l'abbandono delle coltivazioni, a sostenere il recupero produttivo, a favorire il ricambio generazionale in agricoltura e lo sviluppo dell'imprenditorialità agricola giovanile”.
In questa prospettiva è previsto che ogni anno gli assessorati regionali al demanio e patrimonio e alle risorse agroalimentari individuino, nell'ambito dei beni immobili, i terreni agricoli di proprietà regionale idonei ad esser concessi e che, contenuti in un apposito elenco visionabile sul portale regionale, saranno assegnati ai giovani".

Report incontro Genuino Clandestino Pesaro ottobre 2014

Incontro nazionale di Genuino Clandestino

24-25-26 Ottobre – Pesaro



Scarica qui http://genuinoclandestino.noblogs.org/post/2014/12/29/pesaro2014-report-tavoli/ il resoconto della tre giorni e della plenaria di Sabato 25 Ottobre
Report della tre giorni
Tre giornate molto partecipate hanno attraversato il centro storico di Pesaro per l’incontro nazionale Genuino Clandestino. Un giardino abbandonato allestito con cucina da campo, tende e tondoni, un centro commerciale dismesso recuperato per qualche giorno all’abbandono, e infine un pezzo di centro storico di questa piccola realtà di provincia, che nella giornata di domenica si è trasformato in un mercato contadino in festa, con tanto di musicisti di strada, circensi e giochi in legno sparsi lungo le strade. Tre giorni in cui i nostri contenuti politici e la pratica della convivialità e della relazione hanno viaggiato insieme, costruendo uno spazio di alternativa radicale che è piaciuto anche a molti pesaresi.
Dopo un primo incontro venerdì, momento di confronto tra diversi apicoltori della rete Genuino Clandestino, il sabato è stata la giornata dedicata ai tavoli di lavoro. I Sistemi di Garanzia Partecipata, la campagna Terra Bene Comune e l’accesso alla terra, la costruzione di comunità in lottà tra città e campagna e la cultura del cibo nei movimenti, le questioni discusse, a cui bisogna aggiungere il dibattito “Da EXPO a F.I.CO. – affamare il pianeta, energia per le lobbies”, che si è svolto domenica durante il mercato.
In questo contesto la plenaria si era data lo scopo di fare un lavoro di sintesi di quanto emerso dai tavoli, ma soprattutto di individuare delle proposte pratiche da mettere in campo nel percorso che ci porterà, da qui a tutto il 2015, nell’anno di Expo. Noi a questo mega-evento sponsorizzato dall’agro-industria vogliamo rispondere con le nostre pratiche, dimostrando che un modo diverso di nutrire il pianeta esiste, ed è l’agricoltura contadina genuina e clandestina.
Report della plenaria del 25 Ottobre
Nel corso dell’assemblea plenaria è emerso a più riprese il tema della specificità del movimento Genuino Clandestino. Nei vari interventi l’accento è stato posto sulle caratteristiche relazionali del movimento, nel quale tanto gli strumenti di garanzia partecipata, quanto la costruzione delle reti territoriali passano attraverso percorsi di condivisione ed elaborazioni comuni che segnano la politicità delle nostre pratiche. Genuino Clandestino non è un marchio o un etichetta, ma un progetto politico, sociale e culturale che, dalla campagna per la libera trasformazione dei prodotti contadini alla redazione del manifesto di Firenze, ribadisce la propria alterità radicale e la propria irriducibilità al mercato capitalistico e alle sue regole.
Le relazioni dei vari tavoli di lavoro hanno quindi dato alcune indicazioni su come far procedere in avanti i percorsi avviati. Mappature e gruppi di lavoro sono gli strumenti condivisi di cui il movimento si sta dotando. La campagna Terra Bene Comune, che già dispone di una propria mailing list specifica, produrrà una mappatura delle riappropriazioni in corso e altre due mappature, distinte, sugli usi civici e sulle terre demaniali presenti nel paese. Anche le cucine popolari, che hanno costituito il tavolo sulla cultura del cibo nei movimenti, vogliono mettere in rete le proprie esperienze e dotarsi di una cassetta degli attrezzi comune da cui attingere per sviluppare i propri percorsi. Un passaggio importante per tutto il movimento è poi quello della mappatura delle reti territoriali, così da ricostruire un quadro il più completo possibile dei soggetti che aderiscono o comunque contribuiscono alle comunità in lotta di Genuino Clandestino.
Per quanto riguarda i gruppi di lavoro segnaliamo la nascita del gruppo comunicazione, strumento di diffusione dei contenuti del movimento e delle campagne in corso, che sarà sostenuto da una rete di referenti sul territorio al fine di valorizzare le diverse iniziative locali. Altro importante gruppo di lavoro nazionale è quello che lavorerà sul confronto tra i diversi Sistemi di Garanzia Partecipata messi a punto in questi anni. A questo proposito si chiederà a ciascuna realtà Genuino Clandestino di fornire una scheda riassuntiva del proprio modello di Garanzia Partecipata al fine di arrivare, in un prossimo futuro, ad una sintesi che faccia emergere i punti di forza di ciascun sistema. Dal tavolo Costruire Comunità arriva invece la proposta di costruire dei laboratori territoriali sul nesso lavoro-produzione al fine di migliorare le sinergie tra lotte contadine e cittadine.
Tra le decisioni prese dall’assemblea plenaria c’è poi la costituzione di una cassa nazionale del movimento Genuino Clandestino. A seguito del dibattito aperto da MAG6 sulle pratiche di mutualismo (dagli strumenti per aumentare la propria indipendenza dal denaro all’uso di monete alternative) e sulla possibilità di costituire una cassa di solidarietà per i produttori clandestini, il movimento si è confrontato sulla modalità di gestione di tale cassa. Si è infine optato su una cassa che serva a finanziare gli incontri nazionali e la comunicazione del movimento lasciando al dibattito in lista la decisione circa il soggetto depositario della cassa.
Durante l’assemblea sono stati fissati anche i prossimi appuntamenti del movimento. Domenica 2 novembre mentre a Mondeggi si seminava il grano per festeggiare un anno  dalla prima semina della fattoria, nella riserva naturale della Valle dei Casali a Roma la prevista raccolta delle olive si è trasformata in un’assemblea pubblica che ha deciso di istituire un presidio di tutela che si ritroverà ogni prima domenica del mese per custodire la terra della Valle. Il 13 e 14 dicembre sono previste due giornate di rilancio della campagna Terra Bene Comune con una manifestazione a Firenze e una giornata di condivisione a Mondeggi Bene Comune, ma è possibile che dopo le recenti notizie circa la repressione del percorso per Caicocci Terra Sociale si imponga un’accelerazione alla campagna. L’assemblea ha poi deciso per il 24 gennaio di costruire una giornata di mobilitazione nei territori contro Expo 2015: una giornata in cui il movimento contrapporrà al modello dell’agroindustria e della grande distribuzione le proprie pratiche ed i propri contenuti, nel tentativo di destrutturare l’immaginario Expo e proporre “un modo diverso di nutrire il pianeta”. Questa giornata sarà un’importante momento di connessione delle lotte, dalla difesa dei territori contro grandi opere (TAV, MUOS ecc.) e nocività, al contrasto del trattato di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d’America (TTIP), nella quale rivendicare e praticare sovranità alimentare e tutela ambientale.
Nel corso dell’assemblea una compagna del cs Bocciodromo di Vicenza ha presentato la candidatura della propria realtà ad ospitare il prossimo incontro nazionale Genuino Clandestino, che si dovrebbe svolgere in aprile come tappa del percorso verso il primo maggio NoExpo. L’assemblea in assenza di altre candidature ha risposto positivamente, chiedendo che l’incontro nazionale sia preceduto da almeno due incontri preparatori nella forma dell’assemblea aperta.
In conclusione preme segnalare come la questione bracciantile, che non è stata trattata nei tavoli di lavoro per l’esiguo numero di partecipanti interessati, ha comunque trovato spazio nell’assemblea plenaria, all’inizio della quale è stato approvato all’unanimità un comunicato di solidarietà al Coordinamento Bracciantile Saluzzese. Genuino Clandestino ha ribadito il proprio sostegno a questi lavorator* e disoccupat* di fronte alla repressione istituzionale e all’indifferenza generale.
Un ultimo pensiero lo vogliamo dedicare a Remì Fraisse, ucciso dalla polizia francese nella notte tra il 25 ed il 26 ottobre nella ZAD di Testet, proprio mentre il nostro movimento festeggiava la buona riuscita dell’incontro nazionale. Come già scritto nel comunicato diffuso sul nostro blog, Remì lottava come noi per la difesa del territorio e a lui dedichiamo idealmente i risultati della tre giorni di Pesaro.
Scarica il report del tavolo di lavoro su:

Caicocci (PG) 12-15 febbraio Presidio e Lavori Collettivi


Questa iniziativa nasce da alcune chiacchiere condivise a Mondeggi e coglie l’occasione dell’udienza in tribunale per sostenere la custodia sociale di Caicocci e contribuire alla costruzione dei progetti agricoli che qui si stanno avviando. “1 giorno per difendere, 3 giorni per costruire” è una chiamata collettiva a tutta la rete GC e oltre.
4 giorni di condivisione per ripartire da Caicocci carichi di entusiasmo, chi per la prima volta chi per ritornarci con attrezzi e materiali per partecipare a questo importante momento.
Importante soprattutto perchè crediamo che sia solo un passaggio verso un rilancio complessivo del progetto che, ne siamo convinti, troverà a breve nuovi compagni di viaggio.
Invitiamo quindi tutte e tutti a partecipare alla quattro giorni (ma anche due se non ce la fate…) e in generale a prendere contatto con Caicocci per sostenere questo percorso collettivo.
Caicocci non si vende, si vive e si difende!