Comunità in lotta per l'autodeterminazione alimentare
5 – 6 ottobre 2018 presso la Comune Urupia, Francavilla Fontana (BR)
7 ottobre 2018 Taranto, Città Vecchia, via Garibaldi
Programma
venerdì 5 ottobre
tutto il giorno accoglienza
ore 18.30 presentazione delle realtà ospitanti e dell'incontro
a seguire proiezione del documentario “Mal d'Agri” (di M. Nardozza e S. Laurenzana, 2018)
ore 20.30 cena
ore 21.30 Dj Zorrykid, l'inebriante gioia del singolo
sabato 7 ottobre
ore 9.30 tavoli tematici: formazione, ecologia, mutuo aiuto, nuove reti e garanzia pertecipata,
nuovi schiavismi, ...
ore 13 pranzo
ore 15 tavoli tecnici e momenti informativi su Xylella
ore 17 assemblea plenaria
ore 18.30 teatro per bambini: Duo di due, storie di cantastorie
ore 20.30 cena
ore 21.30 spettacolo di Ivan dell'Edera: Penultima notizia. Notiziario di strada satirico politico
a seguire musica: Los Skifos in concerto e Dj Geppo
tutti i giorni mostra Labbestia, locandine della fiera delle autoproduzioni (2008-2018)
domenica 7 ottobre
ore 9 mercato Genuino Clandestino: agricoltura contadina naturale e artigianato etico
ore 11 incontro/dibattito: L'aggressione del capitale al territorio: ILVA, emergenza Xylella,
gasdotto TAP. Intervengono: Peacelink, Roberto Polo (agricoltore leccese), Margherita
d'Amico (Comitato Salvaguardia e Ambiente Territorio Valle d'Itria), Movimento No TAP
tutto il giorno cucine di strada: cibo genuino da lontano e da vicino
spettacoli e musica: Bandarisciò, Orchestra Clandestina, Circo Laboratorio Nomade
mostra: Ado, illustrazioni di critica sociale dal 2001 ad oggi
Questa iniziativa è completamente autogestita e autofinanziata.
Sarà richiesto un contributo per cibi e bevande.
La comune dispone di un impianto di fitodepurazione, questo significa che bisogna portare con sé
solamente saponi e dentifrici biodegradabili e naturali.
Per info e contatti: autoproduzioni@autistici.org
www.genuinclandestino.it
fieradelleautoproduzioni.blogspot.com
urupia.wordpress.com
Genuino Clandestino nasce nel 2010 come una campagna di comunicazione per denunciare un
insieme di norme ingiuste che, equiparando i cibi contadini trasformati a quelli delle grandi
industrie alimentari, li ha resi fuorilegge. Per questo rivendica fin dalle sue origini la libera
trasformazione dei cibi contadini, restituendo un diritto espropriato dal sistema neoliberista.
Ora questa campagna si è trasformata in una rete dalle maglie mobili di comunità in divenire che,
oltre alle sue iniziali rivendicazioni, propone alternative concrete al sistema capitalista vigente
attraverso diverse azioni:
• Costruire comunità territoriali che praticano una democrazia assembleare e che definiscono
le proprie regole attraverso scelte partecipate e condivise, i sistemi di garanzia partecipata
sono lo strumento fondamentale per tessere relazioni fra città e campagna e sperimentare reti
economiche alternative;
• Sostenere e diffondere le agricolture contadine che tutelano la salute della terra,
dell’ambiente e degli esseri viventi, a partire dall’esclusione di fertilizzanti, pesticidi di
sintesi, diserbanti e organismi geneticamente modificati; che riducono al minimo
l’emissione di gas serra, lo spreco d’acqua e la produzione di rifiuti, e che eliminano lo
sfruttamento della manodopera;
• Praticare, all’interno dei circuiti di economia locale, la trasparenza nella realizzazione e nella
distribuzione del cibo attraverso l’autocontrollo partecipato, che svincoli i contadini
dall’agribusiness e dai sistemi ufficiali di certificazione, e che renda localmente visibili le
loro responsabilità ambientali e di costruzione del prezzo;
• sostenere attraverso pratiche politiche (come i mercatini di vendita diretta ed i gruppi di
acquisto) il principio di autodeterminazione alimentare ovvero il diritto ad un cibo genuino,
economicamente accessibile e che provenga dalle terre che ci ospitano;
• salvaguardare il patrimonio agro alimentare arrestando il processo di estinzione della
biodiversità e di appiattimento monoculturale;
• sostenere percorsi pratici di “accesso alla terra” che rivendichino la terra “bene comune”
come diritto a coltivare e produrre cibo; sostenere esperienze di ritorno alla terra come
scelta di vita e strumento di azione politica;
• sostenere e diffondere scelte e pratiche cittadine di resistenza al sistema dominante;
• costruire un’alleanza fra movimenti urbani, singoli cittadini e movimenti rurali, che sappia
riconnettere città e campagna superando le categorie di produttore e consumatore.
Un’alleanza finalizzata a riconvertire l’uso degli spazi urbani e rurali sulla base di pratiche
quali l’autorganizzazione, la solidarietà, la cooperazione e la cura del territorio;
• sostenere le comunità locali in lotta contro la distruzione del loro ambiente di vita.
Genuino Clandestino è un movimento con un’identità volutamente indefinita. Al suo interno
convivono singoli e comunità in costruzione, è aperto a tutt*, diffida di gerarchie e portavoce e non
richiede nessun permesso di soggiorno o diritto di cittadinanza; è fiero di essere Clandestino e
porterà avanti le sue lotte e la sua esistenza con o senza il consenso della Legge.
Chiunque si riconosca nei principi di questo manifesto potrà divulgare e usare lo stesso per
rivendicare le proprie azioni.
Genuino Clandestino è un movimento antirazzista, antifascista e antisessista