PETIZIONE POPOLARE
(in forma di lettera aperta)
Spett. Governatore della Regione Umbria
Spett. Presidenti delle Province di Perugia e di Terni
Spett. Sindaci di tutti i Comuni della Regione Umbria
I sottoscritti cittadini cofirmatari della petizione popolare Le scrivono la presente per:
DICHIARARE
- la propria ferma contrarietà ad ogni ipotesi di vendita dei terreni agricoli anche marginali demaniali e relativi casolari ed altri edifici rurali sia attualmente utilizzati che non;
- la propria altrettanto ferma convinzione che il Governo nazionale e gli enti territoriali, Regioni, Province, Comuni e le amministrazioni locali abbiano, rispetto ai beni comuni, pubblici e demaniali, un ruolo di gestione e di indirizzo d’impiego per conto e su mandato dei cittadini, ma in nessun modo un titolo equiparabile a quello di un proprietario privato tale da consentirgliene l’alienazione su ampia scala;
- la propria altrettanto ferma convinzione che se l’ipotesi di vendita del demanio rurale fosse messa effettivamente in pratica ciò costituirebbe, dal punto di vista della democrazia, un abuso del mandato affidato dai cittadini attraverso le elezioni ai politici e agli amministratori che se ne rendessero responsabili;
SOTTOLINEARE
- che gli obiettivi di riduzione del debito pubblico vanno perseguiti per altre strade quali quelle della riduzione degli sprechi della politica, della rinuncia a grandi opere pubbliche inutili ed ambientalmente insostenibili, della riduzione delle spese militari… ;
- che gli accordi internazionali ed europei in materia finanziaria al fine di rispettare i quali sono intese le alienazioni non sono mai stati sottoposti a referendum o ad altre forme di giudizio da parte dei cittadini e che politici ed amministratori pertanto non sono nella posizione, per ottemperarvi, di decidere per una perdita irreversibile del patrimonio territoriale ed ambientale che appartiene a tutti noi;
- che i beni demaniali rurali – e particolarmente quelli abbandonati ed incolti – sono risorse importanti con cui, senza alcun costo, le amministrazioni pubbliche hanno la possibilità di affidare spazi ed occasioni di vita, di lavoro, di progettualità a cittadini e segnatamente a giovani che intendano sperimentare modelli diversi di vita e di economia e con ciò ricercare alternative praticabili e sostenibili ad un modello socioeconomico manifestamente in crisi, potenzialmente utili a tutta la società;
RICHIEDERE
- che i terreni agricoli demaniali e relativi edifici rurali rimangano di proprietà pubblica e vengano affidati con rapporti agevolati e di lunga durata a coloro che si impegnino ad usarli per un ripopolamento rurale incentrato su un’agricoltura neo-contadina, biologica e su piccola scala e su un inserimento ambientale ecosotenibile e rispettoso, privilegiando forme di lavoro e cooperazione solidali e con fini socio-ambientali e non di lucro;
- che la Regione Umbria e gli altri enti territoriali blocchino immediatamente ogni pecorso legale ed istituzionale inteso alla vendita del demanio rurale e contestualmente predispongano gli strumenti normativi atti a rendere disponibili per questo altro tipo di affidamento ecosostenibile gli stessi beni che avevano precedentemente considerato disponibili per la vendita;
FAR PRESENTE
- che terranno conto in maniera sostanziale della risposta che gli attuali propri rappresentanti politici sapranno dare alla presente petizione in tutte le prossime tornate elettorali.
Distintamente
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