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Mobilitazione per la campagna terra bene comune
Comunicato Stampa
NO ALLA VENDITA DEI TERRENI PUBBLICI, SI ALLA TUTELA DEI BENI COMUNI!
La
campagna Genuino Clandestino ha lanciato una mobilitazione nazionale
contro l’alienazione dei terreni agricoli del demanio pubblico, prevista
dall’articolo 66 della Legge di stabilità del 2012. La giornata di
mobilitazione del 28 giugno prevede la consegna al presidente del
Consiglio Mario Monti delle migliaia di cartoline sottoscritte da aprile
a metà giugno per opporsi al tentativo di svendita delle terre
pubbliche da parte del governo.
In
questa occasione in varie città italiane si terranno iniziative davanti
alla prefetture, mentre a Roma alcune attività saranno promosse
dall’associazione Terra Terra.
La
vendita delle terre pubbliche si innesta in un disegno più ampio di
privatizzazione dei beni comuni, che ha già colpito il settore dei
trasporti, gli acquedotti, gli immobili e la rete viaria. I presunti
benefici derivanti dalla consegna al mercato di servizi e beni di tale
importanza, enfatizzati dalla necessità di ridurre l’ingente debito
pubblico italiano, sono in realtà solo uno specchietto per le allodole.
Continuando su questa linea si fa solo il gioco degli speculatori e, in
particolare dando via le terre agricole, si privano le comunità della
prerogativa di decidere come gestire in maniera responsabile ed efficace
ampie fette del territorio del nostro Paese.
“Le
terre demaniali sono e devono restare patrimonio delle comunità locali,
per questa ragione chiediamo alla società civile di mobilitarsi
affinché il governo cambi rotta. I beni comuni sono sempre più sotto
attacco, ma come ha dimostrato la vittoria del referendum sull’acqua del
giugno dello scorso anno i cittadini italiani sono contrari alla loro
privatizzazione e rivendicano un modello di gestione differente e
completamente staccato dalle logiche di mercato”.
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