Mentre il Ministro ci dice come la cementificazione si mangia il territorio italiano, dall´altra prepara l´alienazione del demanio e questa e´ la magra risposta dei movimenti per la salvaguardia della terra.
Comunicato stampa
Roma, 26 Luglio - AIAB, ALPA ed ARI, membri italiani di via Campesina Europa*, insieme con il Centro Internazionale Crocevia e Legambiente hanno inviato oggi al Ministro Mario Catania i commenti sulla proposta di decreto applicativo per l'assegnazione delle terre pubbliche previste dal decreto legge Salva Italia
Le cinque organizzazioni hanno richiesto con forza che si preveda la locazione piuttosto che all'acquisto delle terre demaniali.
Nella lettera inviata al ministro è stata sottolineata l’importanza di favorire l’accesso alla terra ai giovani singoli o associati che intendano avviare attività agricole.
“Riteniamo impensabile chiedere di investire ingenti somme per l'acquisto, tranne che non si voglia fare un regalo alla criminalità organizzata , unico soggetto oggi in possesso di grande massa di liquidità. Chiediamo un rapida individuazione dei terreni, una procedura trasparente e non burocratica; se gestita bene, dando priorità alla locazione, l'agricoltura, ed in particolare l’agricoltura biologica, può rappresentare una grande occasione di occupazione ripartendo da quella che è la vera economia e non i giochi finanziari a cui si è assistiti con la compravendita di terreni a solo uso speculativo da soggetti non agricoli” – questo il commento dei firmatari della lettera che hanno anche ricordato la grande opportunità di consolidamento che l’affitto delle terre demaniali offre agli enti parco ed altre forme di proprietà collettiva della terra.
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